Bruchi della processionaria della quercia e del pino:
Non lasciate che il vostro cane o gatto si avvicini a una processione o a un nido di bruchi di processionaria.
I loro peli pungono al contatto:
-cutaneo
-orale
-oculare
-Respiratorio
Questo provoca un'irritazione locale e una reazione allergica che può essere fatale.
Pericolo e sintomi:
Arrossamento, prurito, infiammazione, bruciature locali o ustioni delle mucose (naso, lingua, labbra, occhi).
Se il contatto avviene con la bocca, l'animale sbava rapidamente, si gratta e può vomitare.
Gonfiore e necrosi (che può portare alla rimozione parziale della lingua).
Shock allergico chiamato shock anafilattico (colpisce la respirazione). Soffocamento, coma, morte.
I riflessi giusti:
-Chiamare il servizio veterinario di emergenza:
Immediatamente in caso di contatto (o il veterinario se è prontamente disponibile).
Suggerimento: salvate i numeri prima di incorrere in problemi!
-Risciacquare accuratamente:
Applicare acqua + bicarbonato sulla zona colpita Se il pronto soccorso non è vicino, recarsi immediatamente al pronto soccorso.
-Evitare di far ingerire al cane acqua contenente peli urticanti.
Regioni interessate:
La processionaria del pino si trova intorno al Mediterraneo e lungo la costa atlantica fino ai Pyrénées-Orientales.
Alsazia, Borgogna, Centro, Ile-de-France, Midi-Pyrénées e Poitou-Charentes per la processionaria della quercia.
Ma l'invasione dei bruchi continua a diffondersi. Negli ultimi anni sono stati segnalati casi nella regione di Parigi. Un tempo confinata al sud della Francia, la piaga dei bruchi sta ora minacciando l'intero Paese.
Periodo:
Da febbraio a maggio
Il ciclo della sua vita:
La femmina depone le uova in un pino e, non appena si schiudono, i bruchi filano il bozzolo dove trascorreranno l'inverno. Già a febbraio (e talvolta anche prima), iniziano le processioni verso il suolo, dove subiscono la metamorfosi. Una volta usciti dalla crisalide, gli adulti vivono solo 24 ore, il tempo sufficiente per riprodursi.
I peli urticanti sono molto fragili e rilasciano una sostanza chiamata "thaumetopoeïne", che provoca edema e violente allergie.